#STEP8 LA SPILLA DELLO SCIAMANO

UNA COSA FATTA DI STORIA

L’immagine è tratta dalla famosa Grotta dei CERVI di Porto Badisco, Otranto (Le) Salento, la quale si trova a una profondità di 26 metri sotto il livello del mare. In Europa e nel mondo la Grotta dei Cervi è considerato uno dei più importanti e vasti complessi pittorici del neolitico, questo deriva dalla chiara certezza della presenza umana in quel periodo.

Dell' immensa raccolta di piccole opere d'arte si contano più o meno tremila pittogrammi,  raffiguranti principalmente uomini e animali (alcuni rappresentano scene di caccia di cervi, da cui deriva il nome della grotta), ma anche piccole impronte di mani e figure divine che potrebbero avere più di 5.000 anni. Le impronte ritrovate sembrano inizialmente di ragazzi giovani che prendevano ciò come un gioco, il problema di questa supposizione è il fatto che la grotta è quasi completamente al buio e di non facile percorrenza; per questo è più plausibile che l'azione di lasciare la propria impronta sul tetto della grotta sia riconducibile a un rito di iniziazione per giovani ragazzi.

"Attraverso un cunicolo si arriva a una parete dove è raffigurato uno sciamano danzante, chiamato ‘Dio che balla’, che è diventato un po’ il simbolo del Salento." 
(Leonello Bertolucci, "Porto Badisco. La grotta dei Cervi")

Inizialmente era chiamata Grotta di Enea o “Antro di Enea” in quanto Porto Badisco è stato localizzato come luogo di approdo del mitologico sbarco di Enea in terra salentina, narrato nell’Eneide di Virgilio. 

Si pensa anche che gli si possa aver dato il nome di “Grotta di Enea” in quanto, guidato dalla madre Afrodite, il protagonista del mito, Enea, giunse nella grotta con il vecchio padre Anchise ed i suoi compagni, stanchi e provati dall' estenuante viaggio. Il motivo della visita era la presenza di uno sciamano, poichè esso, in pochissimi giorni, riuscì a risolvere i loro problemi di salute.

La spilla è in plastica PLA, un materiale molto leggero, stampabile interamente in 3D con le nuove tecnologie. Un elemento importante che evidenzia il collegamento tra nuova tecnologia, storia e mito.