#STEP7 UN PALCOSCENICO DA FILM


IL FILM :  AZZURRO - di Denis Rabaglia, con Paolo Villaggio


CRITICA DI AZZURRO



'Azzurro' è una fiaba fantastico-melodrammatica dell'italo-svizzero Denis Rabaglia, campione d'incassi in patria. Con un insolito Paolo Villaggio nei panni del nonno e  annotazioni pesanti sul razzismo della Svizzera anni 50. "Presentato due anni fa a Locarno e diretto dallo svizzero-italiano Denis Rabaglia, secondo le dichiarazioni del regista 'Azzurro' aspirava a essere una fiaba nel solco della commedia all'italiana: personaggi molto tipizzati, mix di satira sociale e malinconia, pudore e cinismo, causticità e commozione. Buone intenzioni su cui il patetico prevale però largamente, fino a dilagare nell'ultima parte". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 5 novembre 2001).



TRAMA AZZURRO 



Giuseppe De Metrio, 75 anni, ne ha passati 30 a Ginevra come capomastro nell'impresa del genio civile Broyer. Andato in pensione, è rientrato in Puglia, dove vive la famiglia. Carla, l'unica nipotina di 7 anni, è cieca, e i genitori aspettano di essere chiamati per il trapianto della cornea. Ma l'operazione si fa attendere. Per accelerare i tempi, un chirurgo chiede 60 milioni. Dopo aver superato un infarto, Giuseppe decide di tornare nella città svizzera per chiedere i soldi necessari al suo ex datore di lavoro, il signor Broyer: tra i due c'era stata una antica promessa. Giuseppe arriva a destinazione. Broyer non è in casa, e Elizabeth, la vedova, lo indirizza dal figlio Pascal. Questi lo informa che l'impresa oggi ha molti debiti, poi lo accompagna dal padre, ricoverato in ospizio. Il vecchio Broyer, ormai fuori di testa, non fa altro che restituire a Giuseppe il brevetto per la preparazione del bitume. Nonno e nipote vorrebbero tornare a casa, ma Giuseppe si sente male e, per passare la notte, va nel ristorante dell'ex collega Giorgio, il quale, dopo qualche parola, gli chiede quale somma gli serva. Poi si fa accompagnare da Elizabeth, le chiede di Pascal, e capisce che il ragazzo è loro figlio. Il giorno dopo Carla è in clinica, viene operata, e arrivano i genitori. Quindi Giuseppe va di nuovo da Pascal insieme al figlio Roberto, il padre di Carla. I due fratellastri si salutano. Giuseppe e gli altri tornano in Puglia. La bambina ora vede e per Giuseppe tutto è più dolce.






PRODUZIONE 

Il film è coprodotto dalla Radiotelevisione svizzera di lingua italiana ed è girato in Puglia, in particolare a Porto Badisco e in altre località del Salento.



CURIOSITÀ SU AZZURRO 
  • PREMIO DEL CINEMA SVIZZERO 2001 PER MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO. 
  • PARDO D'ORO A PAOLO VILLAGGIO AL 53° FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI LOCARNO (2000).
Fonte: "RdC-Cinematografo.it"


ANCHE VERDONE SCEGLIE IL SALENTO


Un altro film ha dato fiducia alla splendida cornice del Porto, per il quale le riprese sono iniziate nel 2019. Si tratta del nuovo film "Si vive una volta sola" di Carlo Verdone. Quattro medici, tre uomini e una donna, tanto abili in sala operatoria, fragili e maldestri nella vita privata, sono i protagonisti della pellicola. Durante uno sconclusionato viaggio on the road verso i mari del Sud d'Italia, fra incontri surreali, stupefacenti rivelazioni ed esilaranti avventure, i quattro amici inciamperanno in un'esperienza che non dimenticheranno mai, un colpo di scena che potrebbe cambiare per sempre le loro vite. Perché tutto può succedere se sotto un camice bianco batte un cuore da adolescente. 
(da Ufficio Stampa, città di Otranto)

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